Cos’è la fornace?

 

fornace s. f. [lat. fornax -acis, prob. affine a formus «caldo»]. – Opera, per lo più in muratura, destinata alla cottura di calcari, gesso, argilla e sim., per la preparazione di materiali da costruzione; il termine è ora sostituito, soprattutto nell’uso tecnico, da forno. Come termine di similitudine, e in usi fig., di ambiente ove faccia un caldo eccessivo: sembrava d’essere in una f.; d’estate, queste stanze diventano una fornace. (da Vocabolario online Treccani)

 

Tra la prima e la seconda guerra mondiale a Vigolo Vattaro venne costruita una fabbrica, la “Fornas” (Fornace) di proprietà di Sigismondo Bailoni. Venne poi acquistata dai signori Meneghini di Verona e dagli anni ’50 in poi la produzione cominciò a diversificarsi: si fabbricavano mattoni, tramezzi, forati e tegole. Primeggiava il mattone pieno, assai valido e ricercato, e la produzione era pari a 2-3 milioni di pezzi l’anno.

 

La fabbrica Meneghini dava lavoro a circa 150 fra donne e uomini provenienti da Vigolo Vattaro, Vattaro, Bosentino e Centa S. Nicolò. Le donne lavoravano per circa cinque mesi l’anno, da aprile ad agosto, e gli uomini lavoravano molti mesi in più.

 

La giornata lavorativa durava 10 ore, ogni quindici giorni si riceveva la paga che «veniva letteralmente gettata da una finestra dall’impiegato, quasi fosse un obolo». Nel 1966 l’azienda chiuse per fallimento.

 

Curiosità:

  1. La prima camicia a maniche corte nacque alla Fornace quando Giacomo Bailoni, forte dell’esperienza americana, per il caldo tagliò le maniche alla sua camicia e fu quasi uno scandalo.
  2. L’imprenditore Battista Meneghini era il marito di Maria Callas, la cantante lirica celebre in tutto il mondo.

 

Tratto da Le argille della Vigolana di Giovanni Bianchini

 

Credit materiale: Biblioteca intercomunale di Vigolo Vattaro

 

 

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