Dopo l’attentato di Sarajevo in cui fu ucciso l’Arciduca Francesco Ferdinando di Asburgo Este, erede al trono dell’Austria-Ungheria, in Europa si fecero sentire minacciosi venti di guerra. Anche il Tirolo meridionale, suo malgrado, venne coinvolto. Le truppe si prepararono ad una lunga ed estenuante guerra.
Le ferrovie, costruite un tempo per uso civile, dovettero essere trasformate per favorire il trasferimento militare al fronte.

Anche la Valle di Fiemme venne coinvolta nel conflitto e i suoi uomini furono stanziati sul fronte posizionato sul Lagorai.

Lo Stato Maggiore alla Comunità di Fiemme chiese anche di progettare una linea ferroviaria per l’approvvigionamento del fronte che arrivasse il più vicino possibile alla prima linea, ovvero una linea per Egna.
Tuttavia, in tale progetto per evitare un’onerosa e lenta costruzione di un ponte sull’Adige, si optò per una linea ferroviaria con stazione di partenza a Ora, che era posizionata sull’altra sponda del fiume. La linea cambiò nome, da “Egna-Predazzo” venne ribattezzata “Ora-Predazzo“.
L’opera fu iniziata nel marzo del 1916 e alla sua costruzione parteciparono uomini, donne e persino bambini, ditte civili, personale militare e moltissimi prigionieri – quasi tutti Russi (circa 4mila) molti dei quali perirono nei cantieri di fame e di freddo.

Nel mese di aprile del 1917 entrò in funzione il primo tratto Ora-Castello. La Banca Industriale di Trento, comproprietaria del collegamento insieme alla Comunità Generale di Fiemme decise di chiedere all’Autorità militare il pagamento della propria quota, in quanto la linea ferroviaria partiva da Ora anziché da Lavis ed era evidente che la città di Trento e la stessa Banca non avevano ottenuto benefici dalla sua redazione. La lettera fu indirizzata anche alla Magnifica Comunità di Fiemme, la quale decise di prendere tempo per non infastidire il Comando Militare occupato in tutt’altri problemi.
Il giorno 18 gennaio 1918 terminarono i lavori, il treno giunse alla stazione di fine percorso di Predazzo e all’inaugurazione ufficiale partecipò l’Imperatore Carlo I – d’Asburgo, che nel 1916 era succeduto a Francesco Giuseppe I.

Dal 1929 al 1963 la locomotiva a vapore venne sostituita con il più moderno treno elettrico. Successivamente, con il miglioramento della rete stradale e l’avvento dei primi autobus, lo storico treno venne definitivamente dismesso.
Tutt’oggi alcune stazioni della Valle di Fiemme sono ancora visibili sebbene non funzionanti, a testimoniare la loro lunga storia.

 

Credit materiale: [Christofer Redolf (2A Istituto “La rosa bianca” indirizzo tecnico commerciale – Predazzo, TN), Laboratorio Scrittori di classe UnderTrenta]

 

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