Il nuovo decennio non porta grandi cambiamenti nel modo di giocare e nei passatempi dei bambini: i giochi collettivi all’aria aperta sono ancora i prediletti. Si aggiungono molte più scampagnate in bicicletta, mezzo che diventa più abbordabile per le famiglie anche meno abbienti, ma che rimane un premio e un oggetto a cui dedicare particolare cura.
I genitori si sentono ancora sicuri a lasciare i propri figli fuori casa. Fissano un coprifuoco e li lasciano divertire spensierati nel loro tempo libero: dopo scuola, nelle sere d’estate oppure dopo aver dato una mano nei piccoli lavori domestici. In realtà, a costituire un nuovo tipo di pericolo, sono le automobili, sempre più usate e presenti nella vita cittadina, e costringono i ragazzini ad una maggiore attenzione durante i giochi nelle vie e nelle strade.
Accanto ai più tradizionali giochi fra amici, le guerre fra “bande rivali” all’interno di uno stesso rione, o fra quartieri limitrofi non sono rare: cerbottane e fionde sono le armi predilette e spesso qualche piccolo incidente capita. Non c’è vero risentimento: solo la voglia di primeggiare tra gruppi e sentirsi più forti e forse anche un po’ adulti.
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