Negli anni Sessanta, soprattutto nella seconda parte del decennio, cresce la possibilità di incontrarsi fra giovani. Cambiano le dinamiche di relazione e i rapporti tra ragazzi e ragazze.
Il perbenismo, nella cattolicissima Trento, è radicato e crea una spaccatura tra chi trova il coraggio di trasgredire le regole in cerca di una nuova espressione e chi, invece, assume atteggiamenti remissivi.
È interessante osservare come con la “rivoluzione sessuale” qualcosa cominci a cambiare: i ragazzi e le ragazze si trovano spiazzati dalla nuova concezione della sessualità, più libera e disinvolta. Le ragazze “perbene”, benché ancorate ai valori del passato, cominciano ad essere attratte da questa nuova interpretazione del rapporto di coppia.
I ragazzi, prima del matrimonio, cercano di avere relazioni “mordi e fuggi” con le coetanee più disponibili, disinvolte e disinibite. Il più delle volte si tratta di baci dati in libertà, elemento sufficiente perché tutta la comunità tacci di superficialità e leggerezza le giovani donne, mentre nei confronti dei ragazzi non si manifestano giudizi altrettanto negativi.
Le possibilità di incontro sono le sagre di paese, le feste organizzate nelle case, in cui il ballo, seppur malvisto, è l’occasione di un primo approccio fisico, le passeggiate lungo il fiume, qualche volta il cinema dove però le ragazze vengono accompagnate da un familiare o da amiche fidate.
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Credits Materials: Progetto “Generiamo Memoria” – Associazione Te@
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