L’istruzione delle ragazze si limita, soprattutto nelle valli e nei piccoli centri, alle scuole elementari. Le giovani che hanno la possibilità di accedere agli studi superiori possono optare tra l’istituto magistrale e quello di ragioneria.
La laurea resta una prerogativa quasi esclusivamente maschile. Solo le figlie di famiglie benestanti ed acculturate possono ambire agli studi universitari.

Anni ’50 − © Archivio fotografico storico della Provincia autonoma di Trento

Anni ’50, Donne al lavoro nei campi − © Archivio fotografico storico della Provincia autonoma di Trento
Il lavoro è invece un’occasione aperta anche al mondo delle donne:
1. Nei centri rurali aiutano la famiglia nei campi, nell’accudimento degli animali oppure lavorano a giornata presso terzi per guadagnare qualcosa.
2. Molte sono “tabacchine” o “masere”, lavorando le foglie di tabacco oppure i campi di seminativi.

Anni ’50, Donne operaie al lavoro con le foglie di tabacco essiccate − © Archivio fotografico storico della Provincia autonoma di Trento
3. Nei centri urbani le offerte di lavoro per le donne sono più ampie. Ci sono operaie ed anche domestiche; per le diplomate, c’è spazio come impiegate o come maestre nelle scuole.
Credit foto: Archivio fotografico storico della Provincia autonoma di Trento
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